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Cosa Mangiare a Lecce: una guida utile sui piatti locali

    Il Salento, terra pugliese di ineffabile bellezza, offre ai suoi visitatori l’ospitalità della gente, vacanze all’insegna del relax e del divertimento, ed il gusto autentico dei sapori del sud.

    Fra le mete più gettonate dell’entroterra salentino, sia per la ricchezza storico-culturale sia per la varietà enogastronomica, bisogna annoverare la barocca città di Lecce.

    Fra le sue vie e le mura antiche, e nei pressi del centro storico dominato da piazze memorabili e monumenti religiosi imponenti, è possibile degustare la tipicità della cucina salentina ed i piatti locali più amati.

    Vivere una vacanza a Lecce, consentirà di scoprirne e apprezzarne tutte le meraviglie. Sono varie le soluzioni ideali per il vostro soggiorno: Case Vacanze, Hotel, Ostelli e B&B nel centro di Lecce.

     

    Rustici ed Antipasti

    Le pietanze della cucina leccese, tutte a base di prodotti autoctoni di terra e mare, riprendono i sapori della tradizione salentina, intrisa di aromi e olio d’oliva. Genuinità e freschezza sono il punto forte, dagli antipasti sfiziosi ai dolci più golosi.

    Idea innovativa è quella di gustare un tradizionale prodotto da forno leccese come antipasto, cioè le frise condite con pomodoro, sale, olio e una fogliolina di basilico. Poi ancora “Uliate e Pizzi”, tutte qualità di pane farcito.

    I rustici leccesi, rinomati a livello nazionale, sono ideali come spezza fame, o per un aperitivo in compagnia. Il segreto della loro bontà, oltre che nella pasta, sta nel ripieno di besciamella, mozzarella, polpa di pomodoro e pepe. Della stessa categoria, fra gli stuzzichini più sfiziosi, vanno annoverate le Pittule, semplici, farcite o nelle diverse varianti (vedi Pettole con Uvetta e Baccalà).

     

    I tre primi della tradizione locale

    Ciciri e Tria è il piatto per antonomasia della cucina leccese e del Salento in generale. Realizzato con una pasta fresca simile alle pappardelle, è condito con un sughetto di ceci lessi aromatizzati, e reso particolare dall’aggiunta di pasta fritta come decorazione finale.

    Le Orecchiette di Santu Ronzu, o le sagne ‘ncannulate, a Lecce si mangiano con un sugo di pomodoro e melanzane, ma anche con sugo e ricotta di pecora.

    La Taieddhra (tiella) è un piatto unico, dominato dai profumi del mare e da quelli terrosi delle patate. Preparato con l’aggiunta del riso e del pecorino, ha una lunga cottura in forno per un risultato davvero eccellente.

     

    I secondi ed i contorni più rinomati

    Fra i secondi della tradizione leccese vanno annoverati i Turcinieddrhi e i Pezzetti di cavallo. I primi, sono degli involtini arrostiti di interiora di agnello e capretto. I pezzetti di cavallo al sugo, così come gli involtini, hanno come protagonista questa carne ricca di ferro e povera di grassi. Un altro secondo tipico leccese è rappresentato dalle Municeddhre, ovvero le lumache lessate e finite in padella con aromi e vino.

     

    I dolci di Lecce

    Dulcis in fundo! Fra le specialità dolciarie del panorama gastronomico di Lecce, il primo posto spetta al Pasticciotto. Impareggiabile nella versione con crema pasticcera, delizia il palato dei più golosi con la variante al cioccolato. I pasticciotti, rispetto agli altri dolci prodotti nel periodo natalizio e a Pasqua, sono sempre disponibili.

    Un dolce simile è il Fruttone: realizzato con frolla e cioccolato fuso, è ripieno di pasta di mandorle e marmellata. Rispetto al pasticciotto, tuttavia, il fruttone va mangiato freddo. Da provare assolutamente!