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Cosa Vedere a Bitonto, cosa visitare e informazioni utili

    Bitonto è una città italiana della provincia di Bari, situata all’interno della regione pugliese, conosciuta come “Città degli ulivi” per via dei numerosi uliveti estesi lungo il territorio. Ad oggi gli ulivi costituiscono ancora la maggior parte risorsa economica della città, già rinomata nel corso del XIII secolo.

    Il centro storico di Bitonto presenta numerose testimonianze religiose, una serie di chiese come la concattedrale in stile romanico pugliese, rinominati esempi di architettura rinascimentale, i palazzi Sylos-Vulpano e Sylos-Calò, fino al museo diocesano più grande del Mezzogiorno d’Italia riconosciuto “Città d’arte” nel 2014.

    Il territorio di Bitonto include il parco nazionale dell’Alta Murgia e il sito naturalistico Lama Balice, dal 2007 istituito come parco regionale nel centro storico della città. La presenza del calcare di Bari e della dolomia bitontina hanno permesso la costruzione della maggior parte degli edifici e dei monumenti della città, favoriti dagli estesi giacimenti presenti.

    La città è stata inoltre catalogata come una zona sismica di livello 3, ossia a basso rischio di sviluppo sismico. Il clima tipicamente mediterraneo di Bitonto favorisce il turismo grazie alle estate calde e ali inverni temperati e freschi, offrendo ai propri visitatori una vasta gamma di monumenti e luoghi da visionare.

    Lo stemma della città di Bitonto è stato riconosciuto tramite decreto ministeriale del 25 giugno 1965, descritto nello statuto comunale, raffigurante uno sfondo bianco e un ulivo terrazzato di verde a simbologia della pace. In corrispondenza dell’ulivo sono raffigurati anche due leoni, rappresentanti la forza del potere esecutivo della città sorretta dai nobili e dai popolari del luogo.

    Sui rami degli alberi al di sopra dei leoni sono raffigurati cinque stormi appollaiati a ricordo dei cinque casati che ebbero in feudo la città di Bitonto. Lo scudo dello stemma è sormontato da una corona marchesale con alla base un ramo di ulivo e un leccio annodati da un nastro rosso. Il nastro bianco al di sotto riporta il motto latino “AD PACEM PROMPTUM DESIGNAT OLIVA BOTONTUM”, ossia “L’oliva designa Bitonto pronta alla pace”.

     

    Cosa Vedere e Visitare

    Concattedrale dedicata a San Valentino: edificata nel XII secolo in stile romanico pugliese, con una facciata tripartita di lesene e tre portali, con pianta a croce latina e un soffitto a capriate lignee, bassorilievi e mosaici antichi. All’interno della cattedrale sono conservati i simulacri di Maria Santissima Addolorata e di Maria Santissima Immacolata, la patrona della città.

    Chiesa di San Francesco d’Assisi: chiamata anche “Chiesa della scarpa”, fu costruita nel 1283 nel punto più alto della città grazie ad un terreno ceduto dalle monache benedettine del monastero di santa Lucia, a testimonianza della visita nella città di San Francesco D’Assisi nel 1222.

    Chiesa di San Niccolò ai Teatini o San Gaetano: edificata nel 1609 secondo il progetto di Dionisio Volpone di Parabita, eretta in piazza Cavour in completo stile barocco.

    Chiesa del Crocifisso: edificata dal 1664 secondo il progetto di Carlo Rosa, sede della Parrocchia di San Silvestro Papa.

    Chiesa del Purgatorio: situata nei pressi di palazzo Sylos-Calò, edificata nel 1670 sotto il disegno di Michelangelo Costantino.

    Chiesa di San Domenico: edificata per volere dei Domenicani nel 1258 assieme al convento.

    Basilica dei Santi Medici: edificata nel 1960 grazie al progetto dell’architetto bitontino Antonio Scivittaro, professore di Architettura all’Università di Napoli, consacrata dal vescovo di Bitonto Aurelio Marena nel 1973 ed elevata a basilica minore da papa Paolo VI.

    Palazzo Vulpano-Sylos, monumento nazionale: costruito nella seconda metà del Quattrocento per volere di Giovanni Vulpano con elementi tardo-gotici aragonesi e rinascimentali.

    Palazzo Sylos-Calò: costruito tra il 1529 e il 1583 da Giovanni Alfonso Sylos in stile tardo-rinascimentale.

    Palazzo De Ferraris-Regna: risale al XIV secolo e fu realizzato dai De Ferraris, nobile famiglia genovese che scelse di trasferirsi a Bitonto.

    Teatro Traetta: si trova situato ai margini del centro storico della città con una facciata suddivisa in due parti, una in pietra e una superiore ad intonaco.

    Porta Baresana: denominata anche “Porta della marina” in riferimento all’ex frazione di mare della città, costruita presumibilmente nel XVI secolo.

    Torrione angioino: torre di forma cilindrica del XIV secolo, utilizzata come come torre di avvistamento e di difesa, oltre che come cella di detenzione.

     

    Informazioni Utili

    Bitonto vanta circa 56.000 abitanti ed è situata a 118 metri sul livello del mare. Fanno parte della cittadina due piccole frazioni chiamate Mariotto e Palombaio.

    I comuni confinanti, che si consiglia di visitare durante un soggiorno nella Regione Puglia, sono Toritto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Palo del Colle, Giovinazzo, Modugno, Binetto, Altamura, Bitetto e la città di Bari.

    Il Codice postale, il famoso CAP, è il 70032. Il prefisso telefonico è invece lo 080.

    Gli abitanti di Bitonto si chiamano Bitontini.

    I patroni sono Maria Santissima Immacolata, Sant’Andrea Avellino e San Gaetano Thiene.