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Altamura, alla Scoperta del Centro Storico

    In posizione dominante, a 480 metri di altitudine, sul dorso delle Murge occidentali, pres­so l’antico percorso della via Appia, sorge Altamura (69 900 abitanti) in una zona di cer­niera tra le fertili pianure costiere di Terra di Bari e gli Appennini lucani. Centro tradizio­nalmente agricolo con una economia legata alle coltivazioni cerealicole e all’allevamento del bestiame, ma oggi anche sede di attività industriali, Altamura ha ricevuto negli ultimi decenni un notevole impulso edilizio che ha in parte alterato l’ordinato sviluppo ottocente­sco ma che ha fortunatamente risparmiato il centro storico.

     

    Percorso di visita, Cosa Visitare ad Altamura

    Il nostro percorso parte da piazza unita d’Italia di fronte alla Porta Bari a sinistra della quale si osservano resti delle mura medievali. Dalla piazza ha inizio verso nord il lungo rettilineo del viale Regina Margherita. A metà percorso si possono osservare avanzi di mura megalitiche (sec. v a.C.); lungo il loro tracciato, per circa quattro chilometri, sono stati trovati i resti di una necropoli e di una Porta detta Aurea o Alba; sulla sinistra è la chiesa di S. Michele alle Grotte con affreschi del xiv secolo. Dalla parte opposta di piazza Unità d’Italia, superando Porta Bari, incorporata nell’antico palazzo del Balzo, si entra nella città vecchia seguendo il corso Federico II di Svevia, l’arteria principale che attraversava la città da Porta Bari a Porta Matera.

    Si incontrano subito a destra vico Mercatante con la casa ove nacque il musicista Saverio Mercadante (1797-1870) e la piazza della Repubblica, attraverso la quale, sempre a destra, si accede all’ottocentesco Palazzo Municipale. Subito dopo a sinistra si trovano la chiesa di S. Biagio e quella di S. Nicolò dei Greci, di stile romanico, eretta alla fine del Duecento e utilizzata dalla colonia di rito greco fino al 1600. Si giunge quindi alla piazza Angioina, il cuore della città, dominata dai due imponenti leoni in pietra della Cattedrale che rappresentano, quello a sinistra il potere spirituale, quello a destra il potere temporale. Al centro della piazza sorge il monumento ai Caduti nell’eroica resistenza dell’8 maggio 1799. Su di essa prospetta una fiancata della Cattedrale dell’Assunta.

    Fatta costruire da Federico II nel 1232, parzialmente distrutta da un terremoto e ricostruita nel 1316, la Cattedrale è un complesso architettonico piacevole per perfezione, leggerezza e agilità, di uno stile costituito da un insieme di elementi architettonici così ben coordinati da offrire complessivamente una bellezza armonica e unitaria. L’originario stile romanico-pugliese (da alcuni classificato «federiciano» per l’impronta personale di Federico II e anche per il fatto che la Cattedrale di Altamura è l’unica costruita per suo volere), si osserva meglio sulla fiancata destra scandita da sette arcate e ornata di un portale eretto dal re Roberto d’Angiò. Nel 1534 e negli anni seguenti ha subito vari rifacimenti che però non ne hanno alterato la bellezza originaria: da notare, l’elegante facciata principale ad arco acuto, dominata da due imponenti campanili, il superbo portale del xiv-xv secolo definito «il più ricco di Puglia», lo stupendo rosone trecentesco, a 15 raggi.

    Nell’interno, sotto la veste ottocentesca, possiamo apprezzare la struttura originaria con le colonne delle navate, i capitelli, le colonnine degli antichi matronei e le ricche sculture che ornano tutte le porte e le finestre. Nell’interno si conservano anche numerose opere d’arte: un pregevole coro intarsiato del 1543, opera di maestri napoletani; dietro l’altare maggiore, l’«Assunta», protettrice di Altamura, una grande tavola in noce del 1546. In fondo alla piazza, alla destra della Cattedrale si erge la Torre dell’Orologio pubblico, costruita in stile gotico nel 1868 sull’area dell’antico «Sedile». Piazza Duomo si apre al centro della città antica, che è ricca di palazzi in stili diversi, ciascuno caratterizzato da una particolare soluzione della loggia esterna.

    Dalla piazza si dipartono più vicoli stretti e tortuosi ove si susseguono i caratteristici «claustri» esempio di tipologia urbanistica singolare e particolare di Altamura, nati dalla fusione di due diverse soluzioni tipologiche: quella greca del cortile e quella araba del vico a budello che termina spesso con uno slargo o piazzetta. Nella città vecchia esistono circa 200 claustri, in cui affacciano le abitazioni popolari comprendenti un vano «sottano» a piano terra e uno «soprano» di proporzioni minime. I palazzi, spesso arricchiti di logge ad arco e passerelle, hanno sempre un portone principale d’ingresso ampio o uno secondario in claustro, con la funzione di cortile di servizio o di spazio comune.

    Proseguendo per il corso Federico II, a sinistra si trova il palazzo Calderoni Sa­bini, e subito dopo la Porta Matera; a sinistra sono visibili tratti di mura me­dievali. Deviando a destra, si giunge in piazza Zanardelli, su cui si affacciano la chiosa della Consolazione (iniziata alla fine del Duecento e ampliata nel Cin­quecento) e il Palazzo degli Studi, sede del Museo Civico, Archivio, Biblioteca. Il Museo Civico custodisce materiale vascolare, armi, suppellettili dell’ VII, VI e V secolo a.C., e testimonianze dell’era eneolitica. Seguendo la via Garibaldi si giunge al Teatro Mercatante di vecchia costruzione, ingrandito e ricostruito. Risedendo per la via Cristoforo Colombo si ritorna nel centro storico; per vico Lavigna con breve deviazione si può visitare il claustro Giandomenico Papa; ri­tornando indietro, proseguendo a sinistra per via S. Lucia, s’incontrano il clau­stro Tricarico a due bracci del XV secolo e il claustro Giudecca a tre bracci del XVI secolo.

    Prima di proseguire per via Bisanzio Filo, importante arteria com­merciale, a sinistra si trova il claustro Patella, caratteristico per avere l’accesso ai vani superiori delle abitazioni con scale esterne, mentre i sottostanti «bassi» vengono adibiti a cantine e stalle; lungo il percorso si incontrano altri claustri e il palazzo Filo con claustro. Attraversando l’arco Sabini, per via S. Teresa si giunge alla chiesa di S. Teresa, nella piazza omonima (sec. xvi-xvii) in stile ri­nascimentale; di qui si ritorna a Porta Bari, a breve distanza.

    Per completare la visita del centro storico, attraverso corso Umberto suggeriamo una sosta in piazza della Resistenza, di fronte alla Porta Matera (a destra si notano resti di mura medievali) con passerelle che collegavano i torrioni; proseguendo lungo le mura, addentriamoci di nuovo a sinistra, nel centro storico, fermandoci al clau­stro Altieri (anticamente chiamato dei Papi) ove si notano le botteghe degli ar­tisti e artigiani della famiglia Altieri che abbellirono quasi tutte le chiese di Altamura. Ritornando su corso Umberto, si incontra il claustro Inferno, poi la piazza Don Minzoni, originariamente chiamata «delle Fosse» perché era fornita di «fosse» interrate per la conservazione dei cereali. Per via Matteo Cristiani si ha la vista del palazzo Castelli e della chiesa dei Martiri del Seicento, nella piaz­zetta omonima; risalendo la via Madonna dei Martiri, a sinistra, si incontra la chiesa di S. Chiara e quindi si ritorna in piazza Duomo.