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San Cataldo Patrono della Città di Taranto

    San Cataldo è il Santo Patrono della città di Taranto. Vediamo qual è stata la sua storia, qual è la leggenda che circonda il Santo e quando viene festeggiata la sua festa nel capoluogo ionico.

    Cataldo, monaco e poi vescovo di Rachau, nacque in Irlanda nei primi del VII secolo è morì nella città di Taranto o l’8 marzo del 685 dove è stato sepolto. Il corpo del Santo, avente una crocetta in oro con nome del defunto e la sede episcopale, fu ritrovato nei primi del Novecento durante la ricostruzione nella Cappella della cattedrale, dove un tempo si trovava la chiesa di San Giovanni in Galilea distrutta dai saraceni nel 927. Le reliquie del santo si trovano nel cosiddetto “cappellone” della chiesa madre nota anche come Cattedrale di San Cataldo, un vano ellittico sui cui fondo si trova l’altare maggiore contenente il corpo del santo patrono visibili da una piccola finestra laterale.

    Pare che il vescovo di Rachau e di Taranto, durante la sua vita compì diversi miracoli, e per tale ragione viene invocato in caso di epidemie, conflitti e morte improvvisa. Tra i miracoli che egli compì vi è pure il risveglio d’un morto, ma per tale ragione fu denunziato per esercizio di arti magiche ed imprigionato. Cataldo fu prima allievo e poi maestro nel monastero di Lismore, fondato da San Cartago, e giunse all’episcopato dopo la morte del Duca dei Desii che per i suoi prodigiosi miracoli lo aveva accusato di stregoneria.

     

    La Leggenda di San Cataldo

    Secondo un antica leggenda durante un suo pellegrinaggio in Terra Santa, si trovò a sbarcare presso il porto di San Cataldo, sito a pochi chilometri da Lecce. Il Santo pare che sia giunto a Taranto per volere divino, dato che secondo la leggenda Gesù gli sarebbe apparso una volta giunto al Santo Sepolcro e gli avrebbe detto di recarsi a Taranto e di rievangelizzare la città caduta in mano ai barabari. In seguito si recò su una spiaggia del mar Grande. Qui per fermare la tempesta Cataldo lanciò un anello in mare, dove poi si creò una sorgente d’acqua dolce sottomarina denominata l’Anello di San Cataldo.

    Una volta giunto nella città di Taranto, il vescovo di Racheau inziò a predicare le parole del vangelo, mise in atto molti miracoli, e fece distruggere i tempi pagani, aiutò i poveri e presto fu proclamato il vescovo della città. Egli forse visse una ventina d’anni a Taranto, e pure dopo la sua dipartita pare che solo toccando il suo corpo si poteva guarire da ogni malanno e sofferenza.

     

    Festa di San Cataldo

    Ogni anno a maggio si festeggia la festa del patrono, venerato non solo a Taranto ma pure in altre parti del sud del Paese e chiaramente anche in Irlanda la sua patria. Quando si festeggia San Cataldo a Taranto? Dal dall’8 al 10 maggio i tarantini festeggiano il loro santo patrono, tre giorni in cui la statua argentea del santo viene uscita per la consueta processione annuale tra i rioni della cittadina e a mare. La processione in mare avviene a pochi passi dal Museo Marta, il Museo Archeologico Nazionale della città di Taranto.

    Momento molto atteso dagli abitanti è quando in apertura dei festeggiamenti la statua di San Cataldo viene consegnata al sindaco della città, per poi essere imbarcata per l’emozionante processione a mare.