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Torre Colimena, cosa fare e cosa vedere oltre alle spiagge e al mare

    Torre Colimena è una frazione del comune Manduria, tipica area balneare, in provincia della città di Taranto nella regione pugliese. Il significato dietro all’origine del nome di Torre Colimena rimane tutt’oggi incerto, seppur la sua derivazioni trovi radici nell’etimologia ellenica.

    Indice dei Contenuti

    Le tradizioni locali del luogo associano la storia antica di Torre Colimena alle popolazioni della Magna Grecia, compresi i successivi insediamenti della presenza ellenofona nell’area del Salento. La baia di Torre Colimena, compresa l’odierna Salina dei Monaci, rappresentavano in antichità un porto sicuro per gli sbarchi dei naviganti.

     

    Storia

    Diverse mappe risalenti al XVII secolo denominavano la Torre Colimena anche nelle varianti ”Colimeno” e “Colmeno”, anche in questo caso riconducibili all’etimologia neo-greca, mentre secondo altri l’origine del nome potrebbe ricollegarsi al latino columna, in relazione alla presenza di diverse colonne risalenti al periodo romano.

    Il centro storico di Torre Colimena sorge intorno all’omonima costruzione, dominando il lungomare e i confini a ovest con Torre di San Pietro in Bevagna in San Pietro in Bevagna, i confini ad est con Torre Castiglione, parte del comune di Porto Cesareo.

    La Torre Colimena risulta parte dell’antico sistema difensivo di torri costiere costruite per volere del re di Spagna Carlo V, successivamente all’invasione di Otranto avvenuta nel 1480 ad opera delle popolazioni turche. Per difendere la penisola del Salento da ulteriori attacchi la Torre Colimena fu costruita a salvaguardia della frazione, ampiamente citata da Carlo V all’interno delle sue famose citazioni quali: “Nel mio regno non tramonta mai il sole”.

    La commissione della Torre Colimena fu commissionata a Camillo Chiarello da parte del viceré di Napoli Pedro Afán de Ribera, completata nel 1568. Nel 1547 la frazione di Torre Colimena ricorda l’invasione turca da parte dello sbarco di cento predoni giunti in cinque velieri i quali depredarono i raccolti delle masserie attorno a San Pancrazio e Avetrana, spingendosi nell’entroterra sotto la guida del personaggio locale convertito all’Islam Khria.

     

    Cosa Vedere

    La frazione di Torre Colimena risulta una meta annua estiva particolarmente rinomata all’interno del settore turistico, soprattutto per via delle spiagge e del paesaggio. Torre Colimena ospita un borgo sorto nella Terra d’Arneo, parte della penisola ionica compresa fra San Pietro in Bevagna e Torre dell’Inserraglio fino ai confini dall’entroterra con Manduria, Veglie e Nardò.

    La denominazione dell’area trae origine dall’antica presenza del casale a nord-ovest di Torre Lapillo, parte della tradizione normanna. La Torre di Colimena si estende ad ovest con Torre di San Pietro in Bevagna in San Pietro in Bevagna, ad est con Torre Castiglione.

    La sua costruzione è stata ordinata da Carlo V, re di Spagna, a contrasto degli attacchi turchi, diventando una delle torri di maggior spicco della frazione. La località di Torre Colimena è visitabile soprattutto durante il periodo della stagione estiva, meno popolata invece nel corso della stagione invernale.

    Torre Colimena ospita inoltre due riserve naturali di grande importanza: la Salina dei Monaci e la Palude del Conte. La Salina dei Monaci, risalente al XVIII secolo, comprende una fauna protetta, nominata di recente “Riserva Naturale Orientata”.

    La Palude del Conte invece è caratterizzata da un’area umida retrodunale, circondata dalla Macchia Mediterranea, parte dei comuni di Avetrana, Manduria e Porto Cesareo.